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Orient Express, un viaggio leggendario

Orient Express: il fascino di un mito

L’Orient Express, ancora oggi, è sinonimo di eleganza, lusso e viaggi senza tempo. Il mitico treno, protagonista di romanzi e film, ha segnato un’epoca e ha influenzato i costumi di un tempo lontano in cui viaggiare da Parigi a Costantinopoli era come viaggiare fino alla Luna.

Ripercorriamo insieme la storia di questo mito.

Orient Express: L’idea

L’idea di questo collegamento intercontinentale fu dell’ingegnere belga Georges Nagelmackers, fondatore della Compagnie Internationale des Wagons Lits, che rivoluzionò l’esperienza dei viaggi ferroviari.

Viaggiare in treno, infatti, era un’esperienza spiacevole. I treni erano scomodi, sporchi e pericolosi. Attraversare le frontiere era un processo lungo e complicato.

L’ingegnere belga scoprì, durante un viaggio negli Stati Uniti, le carrozze letti Pullman, dette wagon-lit. Erano pulite, confortevoli e adatte ai lunghi viaggi.

Tornato in Europa iniziò a progettare un treno sontuoso che permettesse ai passeggeri di viaggiare da Parigi a Costantinopoli in lussuosi vagoni letto, senza doversi fermare alle frontiere.

A sostenere il progetto di Nagelmackers fu Leopoldo II, re del Belgio, che vide il potenziale commerciale nell’idea e permise alla compagnia di ottenere le autorizzazioni e i contratti necessari per far viaggiare il treno in otto diverse nazioni.

Il primo viaggio

Il 4 ottobre 1883 dalla Gare de l’Est, stazione ferroviaria parigina, partirono i primi passeggeri del lussuoso treno che avrebbe raggiunto la capitale dell’Impero Ottomano, Costantinopoli.

Presero parte al viaggio diplomatici, finanzieri e giornalisti.

Il treno era formato da tre carrozze, due vagoni letto, una carrozza ristorante e due vagoni per i bagagli.

I vagoni erano realizzati in tek, riscaldati a vapore e illuminati da lampade a gas.

Henri Opper de Blowitz, corrispondente del Times of London, descrive così la carrozza ristorante: “le tovaglie e i tovaglioli di un bianco abbagliante, piegati in modo artistico ed elegante dai sommelier, i bicchieri scintillanti, i vini rosso rubino e bianco topazio, i decanter di cristallo per l’acqua e le capsule argentate delle bottiglie di champagne, che scintillano agli occhi del pubblico, all’interno così come all’esterno

L’arredamento del treno era lussuoso, come quello dei migliori hotel del mondo. Le carrozze avevano soffitti in pelle goffrata, tende in velluto, lenzuola di seta, mobili in mogano, posate in argento, bicchieri di cristallo e rifiniture in marmo e bronzo.

Il primo viaggio si concluse con un sontuoso banchetto, organizzato dal sultano Abdulhamid II, al palazzo Topkapi.

Orient Express: il simbolo della Belle Epoque

L’Orient Express divenne subito un simbolo di quel periodo d’oro che finisce tragicamente con lo scoppiare della Prima Guerra Mondiale.

I sovrani di quel tempo scelsero spesso questo treno per i loro viaggi.

Tra i passeggeri più celebri di quel periodo ci furono Edoardo VII d’Inghilterra, l’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria, Leopoldo II di Belgio, Ferdinando I di Bulgaria.

Ma l’Orient Express venne scelto da artisti, nobili e spie.

Lawrence d’Arabia, Mata Hari, Maria Callas, Marlene Dietrich, Anna Pavlova, Sergey Diaghilev, furono ospiti del treno.

L’Orient Express continuò ad esercitare il suo fascino anche dopo la fine della guerra.

Riprese i suoi viaggi che si interruppero solo con lo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale.

Quando anche questo conflitto finì le mutate condizioni politiche, la divisione del mondo in due blocchi, resero più difficili e meno attraenti i viaggi in treno.

Il 20 maggio del 1977 l’Orient Express lasciò per l’ultima volta la stazione di Parigi per raggiungere Istanbul.

Era arrivata la fine di un mito capace di segnare la cultura e l’immaginario di tutto il mondo.

E oggi?

Nel 1982 l’americano James Sherwood lanciò un servizio ferroviario di lusso che utilizzava alcune carrozze restaurate originali dell’Orient Express.

Le tratte coperte dal servizio erano diverse e interessavano Londra, Parigi e Venezia. 

Si può ancora oggi concedersi il lusso e il fascino di un viaggio del genere.

Se, invece, volete ammirare le carrozze originali dovete recarvi al Museo Ferroviario di Salonicco, in Grecia.

Volete saperne di più? Scriveteci nei commenti.

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